L’iconografia, il simbolismo nell’immaginario collettivo.

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Aiuto pratico nel riconoscere le figure nell’arte.

Vi siete mai chiesti il significato di certi elementi in un dipinto?

Perché è rappresentato un giglio e non una rosa?

L’iconografia è una disciplina, legata alla storia dell’arte, che indaga il significato delle immagini.

Questa materia cerca di identificare i soggetti delle opere d’arte e le fonti da cui essi derivano: miti, storie sacre, fatti storici, tradizioni, leggende, racconti.

Prendendo come esempio i santi nell’arte cristiana, i pittori facevano uso di diversi elementi in grado di rendere le figure ben riconoscibili e di facilitarne la lettura.

Associare il santo a simboli ed immaginari collettivi era fondamentale, in quanto in passato, solo il clero era in grado di leggere.

Il simbolismo era quindi, per gli analfabeti, di fondamentale importanza per il riconoscimento e la lettura delle immagini votive.

Possiamo paragonare l’opera d’arte o il ciclo pittorico – narrativo, ad un grande fumetto senza parole, in grado di raccontare un episodio, una storia o un evento con lo scopo di trarre una morale e guidare il buon cristiano ad un comportamento consono.

I santi venivano quindi raffigurati circondati da oggetti in relazione al proprio patronato, (Santa Cecilia circondata da strumenti musicali, San Francesco circondato di uccelli o animali, e così via) oppure raffigurati nel loro martirio, come San Sebastiano trafitto di frecce.

Estasi di Santa Cecilia, Raffaello Sanzio,
Olio su tavola (236 x 149 cm); 1514
San Sebastiano; Antonello da Messina; Olio su tavola (171 x 85,5 cm) – 1478-1479

Un esempio, banale ma molto efficace, sono le raffigurazioni di personaggi illustri appartenenti a casate reali.

Questi personaggi venivano generalmente rappresentati in pose statiche con indosso abiti suntuosi (come la famosa pelliccia di mussola) e gioielli caratteristici come scettro e corona.

Tuttavia, al fine di mostrare le proprie gesta o peculiarità, all’interno del dipinto venivano raffigurati elementi come il cane (simbolo di fedeltà), il mappamondo (per esaltare le proprie conquiste territoriali) oppure libri o cibo a supporto della propria ricchezza o la propria devozione, qualora il libro fosse la bibbia.  Un altro esempio di iconografia nell’arte è la rappresentazione allegorica delle sette arti liberali, spesso usate per adornare palazzi di grandi rilievo o stanze dedicate ad una di esse.

L’iconografia non è solo una materia legata all’arte figurativa, ma anche all’arte scultorea.

Sei pronto a guardare un’opera d’arte con occhi diversi?

Viola Sanna

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