Il cuore comanda e la testa canta

Messer Gamba disse a Lord Braccio:

Fatti avanti, prendi coraggio,
se io sto in piedi e tu lavori,
tra millant’ anni siamo signori!”

L’Avambraccio un po’ più su:
“Io non c’è la faccio più”

Maestra Mano in movimento,
ebbe proprio un mancamento.

La “regal” Testa impettita sul Collo,
ogni minuto faceva un controllo,
poi tutta contenta deliberava:
“Sono io che comando!”

…ma mica pensava.

Iniziò così la rivoluzione

il Cuore decise di andare in missione,

insieme allo Stomaco si rivoltò

e in quattro e quattr’otto la Testa abdicò.

Votiamo su forza!
Non possiamo aspettare,
abbiamo un corpo da governare!”

Le Cellule tutte gridarono in coro:
Abbiamo il diritto di andare al lavoro

Il Sangue tranquillo scorreva fluente:
Io sono anarchico non mi frega un bel niente

Il Cuore pulsava a ritmo alterato,
intanto i Polmoni chiedevano fiato,

Allerta allarme! Rischiamo un tracollo!
urlava la Testa che pendeva dal Collo!

Per il bene di tutti, per un Sangue più buono,
si decise di lasciare alla Testa il suo trono.

Il potere restò nelle stanze del Cuore
e lo Stomaco fece da supervisore.

Così dall’anno centomila settanta
il Cuore comanda e la Testa canta.

Simona Quilici

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