Nei tempi attuali assistiamo alle innumerevoli istanze che provengono dai vari Stati dell’Occidente per il consolidamento delle loro vecchie politiche di conservazione.

Sono delle politiche avulse dalla realtà che impera sovrana nella vita di tutti i giorni.

Assistiamo ad ondate di migrazioni che sono figlie delle colonizzazioni dissennate dei secoli scorsi.

Molte popolazioni sono alla ricerca di nuove terre dove poter vivere e prosperare, fuggendo da guerre e da miserie indicibili.

L’Occidente si illude di poter fare una selezione su chi ammettere e su chi non ammettere, attesa la circostanza che la sua popolazione è in vertiginosa decrescita e che necessita di nuova forza di lavoro.

Stati come la Germania, la Francia, l’Inghilterra e l’Italia si illudono, come pure i Paesi dei Balcani, di “controllare” il flusso migratorio che inesorabilmente aumenta e dilaga in maniera incontrollata.

Le limitazioni delle nascite derivanti da contraccezioni, aborti e contrazione della natalità, in questi Paesi Occidentali hanno portato come conseguenza la loro inevitabile estinzione, i quali mentre il dito indica la luna si ostinano a guardare il dito.

Le famiglie attuali sono quelle dei figli unici, in contrapposizione a quelle del dopoguerra, con famiglie composte da sei / sette figli.

I problemi rimangono e le soluzioni vengono sempre rimandate.

Assistiamo ad un immobilismo dell’Europa che seppure sulla carta si rivela unita, è in realtà divisa e dilaniata nel perseguimento degli interessi nazionalisti dei vari Stati, i quali trascurano gli eventi tragici che la minacciano.

Sembrano giocare nella illusione di condurre una vita “normale”.

Così faceva l’Impero Romano, quando orde di barbari scesero a conquistarlo e a decretarne la fine.

I politici quelli veri, capaci di prevedere i tempi, sembrano scarseggiare nell’Occidente, mentre si continua a cavalcare l’onda di una grandeur che non esiste più.

Bisogna rassegnarsi.

Ormai i popoli orientali sono la maggioranza ed assisteremo a fenomeni che in Inghilterra hanno portato al nr.10 di Down Street un indiano e, come sindaco di Londra, uno straniero.

Ormai bisogna pensare a politiche di integrazione e di assorbimento di queste nuove popolazioni, le quali contribuiranno alla tenuta in vita di Stati ormai svuotati della loro cultura tradizionale, cultura che non è possibile conservare per mancanza di nuove generazioni a cui trasmetterla.

Purtroppo, si continua ad inseguire una politica avulsa dalla realtà.

Errare humanum est, ma perseverare è diabolico!                        

Vittorio Luciano Banda

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