Treviso??!?!? In molti quando nomino questa piccola città si domandano cos’abbia di così tanto interessante da poter offrire a chi volesse visitarla.
Ebbene io a Treviso ho lasciato un pezzettino del mio cuore … e fra qualche giorno, finalmente, potrò passeggiare nuovamente lungo le vie del suo centro, ammirare i palazzi storici e fotografare i suoi scorci unici e pittoreschi.
Siete curiosi? Di seguito vi lascio l’itinerario che ho pensato per quella giornata.

Dove si trova Treviso?

Treviso è uno dei settimi capoluoghi di provincia del Veneto, collocata nella parte centro orientale della Regione e dista circa 30 Km da Venezia, 52 Km da Padova e 70 Km da Vicenza.
Treviso e provincia occupano un’area di circa 2476 Km2, i Comuni trevigiani sono 95, mentre la popolazione è di circa 860 mila abitanti.
Ho scelto di visitare Treviso perché sono letteralmente innamorata di quei borghi, paesini, città all’interno dei quali scorrono dei fiumi d’acqua, come Borghetto del Mincio, di cui vi ho parlato in un altro articolo che ho pubblicato su questa piattaforma.
A Treviso scorre il fiume Sile dal quale si diramano diversi canali, alcuni naturali, altri realizzati dall’uomo, quindi, artificiali. Anche Treviso viene definita una piccola Venezia, per via degli scorci sul fiume, davvero suggestivi.
Questi luoghi sono caratterizzati dalla ricchezza di acque che rendono i terreni fertili, ragion per cui la loro agricoltura risulta piuttosto sviluppata, con prodotti pregiati come il radicchio rosso; senza tralasciare l’ottimo settore vinicolo e il tipico formaggio di malga.
I corsi d’acqua che attraversano Treviso sono due: il Sile, il più importante, e il Botteniga, che si divide in piccoli canali (o cagnani) che attraversano tutto il centro (Cagnan Grande, Cagnan dei Buranelli, Cagnan della Roggia o Siletto).

Un po’ di storia

Tarvisium (Treviso) nasce in epoca romana, ma il suo sviluppo ebbe inizio intorno all’anno Mille.
Durante il periodo comunale, a Treviso iniziarono ad essere eretti i primi palazzi, la sua area si espanse e la popolazione iniziò ad aumentare.
Gli anni passavano e Treviso divenne una delle città più importanti della Marca Trevigiana, infatti, fu una delle prime città italiane ad essere dotata di una Università.
All’epoca lo stile di vita era gaudente e animato da un clima di continue feste e celebrazioni, tanto che Treviso divenne nota come città gioiosa et amorosa.
Il territorio di Treviso e provincia, ovvero quello che all’epoca veniva denominato Marca Trevigiana, nel 1339, dopo un periodo di crisi derivante da diverse dominazioni, entrò, spontaneamente, a far parte della Repubblica di Venezia.
Il controllo della Serenissima cessò nel 1796 anno in cui anche la Repubblica di Venezia venne ceduta all’Austria per poi essere annessa, nel 1866, dopo la fine della III Guerra d’Indipendenza, nel Regno d’Italia.
Nel corso della Prima Guerra Mondiale, la storia locale fu segnata indelebilmente da tragici conflitti.
Treviso divenne teatro di una storia piuttosto tragica a causa dei bombardamenti avvenuti durante le guerre mondiali; le aree maggiormente colpite da sanguinosi scontri furono quelle di Monte Grappa, Montello, Vittorio Veneto e del Fiume Piave, alcune delle quali furono rase completamente al suolo.
Treviso è ancora oggi racchiusa dalla cinta muraria (romane e medioevali), le cui porte (Altinia – Santi Quaranta – San Tommaso) forniscono un accesso alla città, attualmente caratterizzata da un mix di architetture medievali e rinascimentali che animano il centro storico.

Cosa vedere a Treviso

Qui di seguito troverete ciò che per me, di Treviso, è particolarmente interessante e che vale la pena di vedere, anche solo dall’esterno.

Un giorno non basta per vedere proprio tutto, ma per farsi un’idea, allora non perdetevi queste bellezze.

Eventualmente, da visitare con accuratezza, soprattutto al loro interno, se avete più tempo a disposizione, vi consiglio di aggiungere alle tappe da me proposte anche quella dei Musei Civici.

Parrocchia di San Nicolò

La Parrocchia di San Nicolò è collocata nella omonima via ed è il più grande luogo di culto della città, è una costruzione relativamente recente, venne riedificata a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
a chiesa fu consacrata dall’ordine dei frati dominicani nel 1282 e rimase intatta fino al XIII secolo.
Ciò che caratterizza la Parrocchia di San Nicolò è la facciata esterna, le cui dimensioni la rendono davvero maestosa.
Al suo interno è possibile scorgere la sua pianta a croce latina, a tre navate, il cui stile richiama sia quello romantico, che quello gotico-lombardo.
I dettagli su cui soffermarsi sono davvero tanti, come il rosone della facciata, l’organo e il grande affresco di San Cristoforo entrambi collocati sulla navata destra, senza tralasciare le colonne affrescate da Tommaso da Modena.
Nell’adiacente ex convento dei domenicani si trova il Seminario Vescovile, impossibile non ammirare, nella Sala del Capitolo, gli affreschi di Tommaso da Modena, uno dei quali raffigura un paio di occhiali da vista, primissima testimonianza dell’utilizzo di questo fondamentale accessorio.

Piazza dei Signori

Piazza dei Signori è il vero centro culturale, storico e sociale di Treviso.
In questa piazza sorgono due importanti palazzi, che testimoniano i periodi storici più importanti che ha vissuto questa città: Palazzo dei Trecento e il Palazzo dei Podestà.
Il Palazzo dei Trecento, detto anche Palazzo della Regione, è noto per il suo particolare stile architettonico, caratterizzato dalla facciata realizzata in mattoni a vista, la cui cima è sormontata da una particolare merlatura, dall’ampia loggia e dall’imponente scalone laterale che porta al piano superiore da cui scorgere una spettacolare vista su Piazza Indipendenza e sulla Teresona (una statua femminile di grandi dimensioni, realizzata nell’800 in onore ai caduti per la patria). All’interno di questo palazzo si riuniva il Maggior Consiglio, l’assemblea che svolgeva non solo il ruolo giudiziario, ma anche quello politico; ancora oggi il palazzo ospita il Consiglio comunale. Mentre, alla sinistra, rispetto al Palazzo dei Trecento, vi è il Palazzo dei Podestà facilmente riconoscibile per la presenza dell’alta Torre Civica (48 metri) e dalle bifore e trifore che percorrono l’intera facciata.

Fontana delle Tette

La bellissima Fontana delle Tette, vicinissima a Piazza dei Signori, la troviamo in Calle del Podestà.
Questa fontana è stata scolpita durante il periodo della dominazione della Repubblica di Venezia e, in occasione di particolari festeggiamenti, spillava vino bianco e rosso che i cittadini di Treviso potevano bere gratuitamente.
Quella che si vede oggi però è solo una riproduzione dell’originale, che all’epoca era all’interno del Palazzo Pretorio.

Il Duomo o Cattedrale di San Pietro Apostolo

Il Duomo di Treviso è dedicato a San Pietro Apostolo ed è collocato lungo una laterale di Via Calmaggiore, rinomata via dello shopping trevigiano.
La Cattedrale di San Pietro Apostolo è il principale centro di culto della città, è una antica chiesa e questo ce lo dimostra lo stile, che richiama quello degli antichi templi greci e romani.
Il Duomo di Treviso sorge sulle fondamenta di un antico teatro e di un tempio paleocristiano (VI secolo); fu eretto per iniziativa del vescovo Rotario e tra il XI e il XII secolo venne modificato in stile romanico.
Poi nel 1759, l’edificio fu nuovamente ricostruito in stile neoclassico dall’architetto castellano Giordano Riccati, dell’antico Duomo rimasero unicamente le tre cappelle absidali lombardesche.
Le modifiche al Duomo non si conclusero con la sua riedificazione, ma in corso d’opera ne furono aggiunte delle altre, derivanti dalle polemiche inerenti al progetto.
Nel 1782, i lavori dovettero essere nuovamente interrotti a causa della mancanza di fondi; poi proseguirono e si conclusero nel 1790 sotto la direzione di Giannantonio Selva.
All’esterno del Duomo possono osservarsi sette cupole, cinque collocate nelle navate centrale e due a chiusura delle cappelle nel transetto.
La facciata è stata progettata e conclusa nel 1836 da Francesco Bomben e dall’ing. Gaspare Petrovich e si compone di un’ampia scalinata coronata da un imponente pronao a sei colonne ioniche.
Ai lati possono ammirarsi due leoni stilofori in marmo rosso, il cui compito era quello di reggere il protiro dell’edificio romano.
L’interno della Parrocchia di San Pietro Apostolo si presenta a tre navate, con cappelle laterali e tre absidi finali.
Sotto alle absidi è collocata un’antica cripta che custodisce le tombe dei vescovi della città.
L’area più suggestiva del Duomo di Treviso è senza dubbio la Cappella dell’Annunziata o del Malchiostro (1520), affrescata dal Pordenone su commissione di Broccardo Malchiostro (segretario del vescovo dell’epoca Bernardo De Rossi).
Pordenone affrescò le pareti (Adorazione dei Magi, Visitazione, Sogno di Augusto, Santissimi Pietro e Paolo, Santi e Dottori della Chiesa) e la cupola (il Padre Eterno).
Mentre Tiziano, nel 1520, dipinse la Pala dell’Annunziata, un dipinto eseguito con la tecnica Olio su tela che pone in primo piano la figura della Madonna, mentre l’Angelo giunge dal fondo, da dove le nubi sono squarciate per lasciar passare la luce solare; mentre sul fondo può scorgersi la figura del canonico, committente dell’opera, che sembra quasi spiare l’intera scena.

Duomo di Treviso

Battistero di San Giovanni

Su Piazza Duomo, vi è anche il Battistero di San Giovanni, che originariamente era una vera e propria chiesa, di impronta medievale, di piccole dimensioni che, all’epoca, pare fosse l’unica fonte battesimale della città.
Al suo interno, al centro del presbiterio, si trova la massiccia fonte battesimale del XVI secolo, interamente realizzata in marmo rosso di Verona.

Mosaico Tardoantico

Alle spalle del Duomo è possibile ammirare l’antico Mosaico Tardoantico, risalente al IV secolo, definito un piccolo pezzo di storia paleocristiana.
Lo stato del Mosaico Tardoantico, gravemente danneggiato, consente solo di poter distinguere alcuni simboli cristiani, come i pesci e le viti.

I Canali o Cagnani e l’Isola della Pescheria

Percorrendo Vicolo del Duomo, uno dei più caratteristici di Treviso, a ridosso del retro della Cattedrale è possibile scorgere i Canali, detti Cagnani, per me uno dei punti più caratteristici e suggestivi di Treviso.
Questi canali sono derivazioni del fiume Botteniga e sfociano tutti nel fiume Sile.
Il canale più grande è il Cagnan Grande, conosciuto anche con il nome di Canale della Pescheria; nasce all’ingresso di Treviso dal Botteniga, all’altezza del Ponte di Pria, e dopo aver attraversato il centro abitato della città si allarga fino a lambire l’Isola della Pescheria.
L’Isola della Pescheria è un luogo importante per i cittadini di Treviso, poiché all’interno dello stesso si svolge il mercato del pesce.
Mentre, meta turistica per eccellenza è invece il Cagnan Medio o Canale dei Buranelli che prima di sfociare nel fiume Sile percorre la città per poco meno di un chilometro regalandoci meravigliosi scorci che in alcuni punti, come all’altezza del ponte dei Buranelli, ci fanno ricordare i canali di Venezia.
Il nome Buranelli deriva dal fatto che lungo la sua riva sorgeva il magazzino dei commercianti dell’isola di Burano.

Il Mulino di Pescheria

Dopo aver visitato l’Isola della Pescheria è d’obbligo andare a visitare il Mulino della Pescheria, anch’esso punto storico della città e bellissima testimonianza storica ed economica di Treviso.

Chiesa di San Leonardo

È giunta l’ora di fare ritorno al punto da cui siamo partiti, ma prima è possibile fare una sosta alla Chiesa di San Lorenzo, una piccola e deliziosa chiesetta del XIV secolo con la facciata a capanna e dedicata a San Leonardo di Noblac.
All’interno della Chiesa di San Leonardo è possibile ammirare le due pale del Pozzoserrato e il trittico della scuola di Cima da Conegliano, raffinato ed intellettuale pittore della Repubblica Veneziana e tra i maggiori esponenti della scuola veneta del XV secolo.

Loggia dei Cavalieri

La Loggia dei Cavalieri è uno degli edifici più rappresentativi del centro storico di Treviso.
È collocata fra l’incrocio di Via Martiri della Libertà e Via Indipendenza, la sua origine viene fatta risalire intorno al 1200, quando l’allora podestà fu Andrea da Perugia; era classificato come uno dei luoghi esclusivi in cui i nobili erano soliti incontrarsi.

Chiesa di Santa Lucia e Chiesa di San Vito

Durante la via del ritorno è possibile scorgere la Chiesa di Santa Lucia, collegata all’attigua Chiesa di San Vito.
Queste due chiese rientrano fra gli edifici più antichi di Treviso.
Vi consiglio di non perdervele perché sono davvero carine, soprattutto l’interno della Chiesa di Santa Lucia dentro alla quale si possono ammirare i meravigliosi affreschi del XIV secolo dalla Scuola di Tommaso di Modena.

Piazza San Vito

All’esterno delle due chiese (di Santa Lucia e di San Vito) ci troviamo di fronte a Piazza San Vito, dal nome della chiesa, risalente al IX secolo, caratterizzata dall’imponente Palazzo del Littorio, eretto intorno al 1930 in stile neorinascimentale.

Porta San Tomaso

Siamo quasi giunti alla fine dell’itinerario, ma ci concediamo una piccola deviazione verso le Mura cinquecentesche di Treviso dove si trova Porta San Tomaso, la più imponente delle tre porte cittadine.
Porta San Tomaso fu eretta nel 1518 dal podestà Paolo Nani e si distingue per gli elementi decorativi realizzati in pietra d’Istria, il leone alato di San Marco che spicca al centro del fronte esterno ed il tetto realizzato in legno e piombo.

Penisola del Paradiso

La Penisola del Paradiso è una splendida oasi cittadina lungo un tratto del fiume Botteniga, dove possono ammirarsi i cigni e dei buffissimi coniglietti.
Questa Penisola si trova vicino a Porta San Tommaso.

Musei Civici di Treviso

L’itinerario che trovate poco sopra non prevede la visita ai Musei Civici di Treviso in quanto in un giorno sarebbe difficile dargli l’importanza che meritano.
Quindi, se decidete di fare una seconda gita a Treviso, vi consiglio di visitarli.
I Musei Civici di Treviso sono davvero interessanti e vi fanno parte la Galleria del Novecento, il Museo Civico di Santa Caterina e il Museo di Luigi Bailo, visitabili con un unico biglietto cumulativo.

Cosa mangiare a Treviso

Treviso è nota per il radicchio e non si può non gustare un delicatissimo risotto al radicchio.

La pasta e fagioli (Pasta e fasoi) molto diffusa in veneto e proposto in quasi tutte le trattorie e ristoranti di Treviso.

L’Anguilla alla Veneta: l’anguilla è presente in abbondanze nelle acque dei fiumi che bagnano Treviso e dunque è particolarmente utilizzata per la preparazione di deliziose ricette.

La Zuppa covata (Sopa Coada), un pasticcio di pane, brodo e carne di piccione.

Anche il piccione è un altro degli ingredienti ampiamente utilizzati nella cucina trevigiana, in quanto la sua carne è ricca e sostanziosa.

Mentre, fra i dolci vi è il famosissimo Tiramisù e la Fregalotta.

La Fregalotta è un dolce semplicissimo a base di pasta frolla con uno strato superiore di briciole, ricorda la sbrisolona mantovana.

Selena Sanna

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