A te che sei e sarai parte di me ed io di te per sempre, 

quando il sempre è uno spazio infinito che unisce anima e corpo.

Come copia di cellula,

seme,

uovo,

embrione,

feto,

così ho abitato il tuo ventre,

sole di gioia liquida,

sangue e plasma per i miei sospiri.

Pianti salini,  

emozione acida

come la paura.

A volte,

(adesso lo so)

sembra non lasciare spazio.

Un salto nel vuoto,

naturale certo,

eppure, ignoto,

per te e per me, 

lo stesso,

un unico corpo, 

scrigno per due anime.

Poi finalmente il pianto

che perde acque divine

e trova terra.

Un taglio netto

per sempre ci separa

me da te, 

unico mondo finora conosciuto,

te da me, 

un altro cuore a fare eco al tuo.

Ti tocco,

ti annuso,

infine, ti vedo.

Perdutamente

oltre ogni tempo

mi innamoro

di te 

Mamma 

Simona Quilici

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