Il viaggio dei miei 18 anni: 9 città in 17 giorni!

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Nel 2019, prima del Covid, ho avuto la possibilità di fare uno dei più bei viaggi della mia vita.

All’età di 18 anni comprai un biglietto Interrail con altri 5 amici.

Tale tipologia di ticket, che permette di esplorare 33 città europee, altro non è che un “pass tutto in uno” che consente di viaggiare illimitatamente sui treni europei per un periodo minimo di 4 giorni fino ad un massimo di 30.

Decidemmo, quindi, di viaggiare per ben 17 giorni visitando alcune delle città più affascinanti e famose del continente europeo.

25 Luglio 2019 — Milano-Parigi

Il 25 luglio 2019 prendemmo il Freccia Rossa da Milano in direzione Parigi.

Vedere Parigi per la prima volta, dal vivo, mi suscitò un’emozione incredibile che ancora oggi provo quando ripenso a quei giorni.

Visitammo la capitale francese per tre giorni soggiornando due notti in un hotel nel quartiere multiculturale della città.

Camminammo tra i vicoli di Parigi e tra le piccole botteghe ed entrammo nei numerosi quartieri della città, da Montmartre fino al Quartiere Latino.

Ogni pietra di questa città parla d’arte.

L’infinito museo del Louvre si estende su una superficie di 360 mila mq e vanta una collezione di oltre 620 mila opere, di cui 35 mila esposte al pubblico negli 86 mila mq aperti ai visitatori, senza trascurare i 70 mila mq di gallerie.

L’altissima Torre Eiffel, il simbolo di Parigi per eccellenza, tappa imperdibile per ogni turista, la cui struttura metallica si innalza al cielo per 312 metri.

E poi ancora, la Place du Trocadero, con i suoi giardini che si estendono lungo la riva della Senna; l’Ile de la citè, l’isolotto naturale in mezzo alle acque della Senna; la Cattedrale di Notre Dame, il cui stile gotico la fa rientrare fra le cattedrali più antiche al mondo e tanti altri bellissimi luoghi la cui descrizione meriterebbe un articolo a sé.

27 Luglio 2019 — Parigi-Amsterdam

Il 27 luglio, dopo aver caricato in spalla i nostri enormi zaini, partimmo in direzione Amsterdam. Anche qui restammo tre giorni visitando il famoso museo di Van Gogh e vivendo la Amsterdam notturna.

Si respirava un’aria di libertà, ma anche colma di eccessi che trasformavano la città in una sorta di Las Vegas europea.

Di giorno si poteva ammirare la bellezza e l’atmosfera romantica dei canali, mentre di notte, Amsterdam si trasformava, come detto, in un luogo ricco di intrattenimenti non proprio a base culturale.

Il Van Gogh Museum è il museo più famoso, dedicato al notissimo pittore olandese e, che dire, è semplicemente meraviglioso.

Al suo interno sono esposte oltre 700 opere, fra disegni e dipinti, realizzati da Van Gogh, tra i quali si possono ammirare “I girasoli” – “I mangiatori di patate” – “La camera da letto di arles”, oltre ad alcune lettere divertenti che l’artista aveva scritto al fratello Theo.  La particolarità di questo museo è data dal fatto che all’interno di ogni stanza è possibile ripercorrere un determinato periodo della vita, quotidiana e lavorativa, di Van Gogh. Attraverso la visita al museo è possibile conoscere, in maniera più approfondita, non solo le opere, ma anche la vita stessa e la psicologia che caratterizzavano quest’uomo.

Dopo la visita al museo di Van Gogh proseguimmo alla volta del Madame Tussaud, il museo delle cere, dalle cui finestre è possibile ammirare un panorama sensazionale.

Concluso il tour dei musei, la nostra scaletta prevedeva una passeggiata lungo i canali e una crociera in barca.

La passeggiata non è stata una semplice camminata, ma un vero e proprio tour guidato. Infatti, il nostro obiettivo era quello di conoscere Amsterdam sotto l’aspetto culturale, quindi senza trascurare la sua storia.

Dopo aver compreso la conformazione della città, avevamo ben presente la collocazione dei principali luoghi di interesse, e così riuscimmo a orientarci in mezzo ai canali.

Grazie a questa passeggiata abbiamo acquisito una panoramica generale della città e di tutti i suoi punti di interesse, come il Monumento Nazionale in ricordo delle vittime della Seconda Guerra Mondiale e la Nieuwe Kerk (chiesa gotica del XV secolo).

30 Luglio 2019 — Amsterdam-Amburgo

Dopo tre giorni di lunghe camminate, partimmo in direzione Berlino facendo “scalo” per una notte nella sorprendente e moderna città di Amburgo.

Visitare Amburgo in una sola giornata è da pazzi lo so, ma avevamo sete di conoscenza e nulla andava lasciato lungo il nostro percorso.

Per visitare questa città l’organizzazione anticipata del tour è stata fondamentale, così come una buona dose di coraggio: sarebbe stato necessario camminare parecchio, senza perdere tempo in soste troppo lunghe.

L’itinerario prevedeva, alla fine, anche l’acquisto della Hamburg Card, una carta dei trasporti che ti consente di muoverti con più rapidità, oltre che a consentire l’accesso alle attrazioni turistiche ad un prezzo scontato.

La prima tappa fu il Municipio di Amburgo, il Rathaus. Non aspettatevi il classico municipio.

Dal Rathaus proseguimmo alla volta del Jungfernstieg, ovvero la strada che costeggia il lago Alster. Questa via è la classica via di lusso presente in quasi tutte le città: sono presenti negozi di noti marchi di lusso, hotel, centri commerciali, bar e ristoranti.

Lungo la Jungfernstieg si respira un’aria formale, ma allo stesso tempo caotica: non sarà difficile scorgere qualche donna in abiti eleganti che d’improvviso si libera delle scarpe per correre dietro ad un autobus.

Le ulteriori mete di Amburgo sono state le chiese (St. Petri e St. Jacobi) e il Museo Internazionale Marittimo, collocato nella Hafen City e il quartiere portuale riqualificato.

Immancabile una visita al Elbphilarmonie, uno dei palazzi più avveniristici di Amburgo, dalla cui terrazza è possibile scorgere un panorama mozzafiato.

31 Luglio 2019 — Amburgo-Berlino

Terminata la visita ad Amburgo, ci rimettemmo in viaggio: direzione Berlino.

Berlino fu l’apoteosi della maestosità con i solenni edifici e monumenti costruiti lungo le vie principali.

Non bisogna dimenticare che Berlino è stata una città che ha sofferto tanto: il simbolo delle profonde ferite è il celebre Muro che dal dopoguerra all’anno 1989 ha diviso la città in due parti.

Il muro ancora oggi sottolinea le differenze tra Est e Ovest: non è difficile notare le diversità attraverso l’architettura dei palazzi.

Un altro simbolo della città è la Porta di Brandeburgo, progettata, nel 1791, da Carl Gotthard Langhans, in stile neoclassico è composta da dodici colonne sormontate dalla celebre Quadriga di Johann Gottfried Schadow.

Questo monumento è il punto da cui abbiamo iniziato il tour della capitale tedesca.

La piazza in cui sorge la Porta di Brandeburgo è un luogo che ha un importante valore storico, in quanto segnato dalle numerose proteste che si tennero in passato.

Proseguendo con l’itinerario, ci siamo fermati al Palazzo del Reichstag, che attualmente ospita la sede del parlamento tedesco.

Successivamente abbiamo visitato l’Hamburger Bahnhof, un museo d’arte contemporanea realizzato negli edifici di una ex stazione ferroviaria, al cui interno possono ammirarsi le opere di Keith Haring, Andy Warhol e Roy Lichtenstein e Anselm Kiefer.

Percorrendo le vie della città capita spesso di imbattersi in numerosi artisti di strada impegnati nelle loro esibizioni, parecchi erano coloro che suonavano e cantavano.

Per spostarci comodamente decidemmo di noleggiare delle biciclette, fondamentali per visitare il quartiere museale di Berlino, dichiarato patrimonio dell’UNESCO, e sopranominato l’Isola dei Musei.

Fra i musei più importanti vi rientra il Pergamonmuseum al cui interno è possibile scorgere le testimonianze di diverse epoche storiche. Ciò che mi ha colpito maggiormente è stata la maestosità della grande Porta di Babilonia.

In tutta Berlino sono molti i monumenti e i musei che ricordano l’Olocausto.

3 Agosto 2019 — Berlino-Praga

Dopo altri tre giorni nella capitale tedesca era l’ora di partire verso Praga.

La capitale ceca, considerata una tra le città più belle d’Europa, fu la nostra quarta destinazione. Passeggiando per le vie della città ogni angolo era perfetto per una foto e per ammirare la bellezza di quest’ultima.

Una bellissima sorpresa fu la possibilità di entrare gratuitamente o con prezzo notevolmente ridotto in quasi tutti i musei della città, che visitammo in quanto appena maggiorenni o sotto la soglia dei 26 anni.

Durante il primo giorno di permanenza abbiamo visitato il Castello di Praga, raggiungibile comodamente tramite i mezzi pubblici. Nei dintorni del Castello è possibile passeggiare lungo la via in cui visse Franz Kafka, il Vicolo d’Oro, a mio parere, una delle strade più belle della città, assolutamente da non perdere.

La tappa successiva è stata quella contrassegnata dalla Cattedrale di San Vito, collocata sempre nell’area di pertinenza del Castello di Praga, poi ci siamo diretti verso la piazza di Malà Strana, caratterizzata dalla lunga scalinata Zàmeckè Schody.

Pur essendo stanchi, non abbiamo rinunciato a una breve visita alla Chiesa di San Nicola, dalla cui torre è possibile osservare, dall’alto, tutta la città di Praga.

Il giorno successivo, dopo un buon riposo, abbiamo passeggiato, in totale relax, lungo le vie Jansky Vrsek, Trziste e Nerudova, dove ci siamo fermati, per pranzo, a gustare le pietanze offerte da uno dei tanti ristoranti tradizionali della zona.

Riposati e con la pancia piena, decidemmo di far visita alla Città di Vecchia Praga (Starè Mesto), caratterizzata da 13 porte, una delle quali, costruita nel XI secolo: la più famosa è la Torre delle Polveri, quella più vicina alla Casa Municipale.

Le strade che attraversano la piazza della Città Vecchia sono le più belle di Praga.           

Fra gli altri punti di interesse che abbiamo inserito nell’itinerario di Praga, vi sono la Piazza di San Vanceslao, il Museo Nazionale e l’Opera Statale, il quartiere Ebraico (cimitero e sei sinagoghe) e infine il Monte Petrin, luogo piuttosto frequentato nel fine settimana.

Dopo aver riassaporato i piatti tipici, fu l’ora di lasciare anche questa città dirigendoci in treno verso Budapest.

6 Agosto 2019 — Praga-Budapest

Magnifica fu la possibilità, in treno, di parlare e conoscere molti altri ragazzi stranieri, i quali come noi si erano “lanciati” in quest’avventura alla scoperta dell’Europa.

Arrivati nella capitale ungherese fui subito sorpresa dalla bellezza della città e di quanto fosse immenso il Danubio.

Budapest, ancora oggi è, insieme a Parigi e Roma, una delle mie destinazioni preferite.

Budapest è una città “economica”, il cui unico svantaggio, così come lo è anche per Praga, è quello di non aver adottato la moneta unica, l’euro.

In virtù di ciò, è importante rivolgersi ai negozi di cambio più affidabili.

Dovete sapere che Budapest è divisa, dal Fiume Danubio, in due parti: Buda e Pest, che in origine erano due città a sé stanti, ma che, nel corso dei secoli, sono state fuse per dar vita ad un unico centro abitato.

Oggi, Buda è il quartiere arroccato, mentre Pest è una zona collinare che si estende lungo la riva ovest del Danubio.

Appena arrivati a Budapest abbiamo deciso di fare una passeggiata lungo le vie del centro: Avenue Andrassy, Vaci Utca e la Basilica di Santo Stefano.

Dopo esserci ambientati, itinerario alla mano, abbiamo visitato Buda, la zona più “in” della città: poi con la funicolare abbiamo raggiunto la cima per visitare il Castello e il Museo di Storia.

Dal Castello proseguimmo verso la Chiesa di Mattia e, successivamente, ci dirigemmo al Bastione Pescatori, da cui si vede il Parlamento.

Al rientro verso l’albergo abbiamo percorso la Strada dei Signori (Uri utca), in cui ha sede il Labirinto del Castello di Buda (in quel momento era chiuso al pubblico). Quindi, siamo scesi a valle a piedi, così da poter attraversare il Ponte delle Catene e la Basilica di Santo Stefano.

Abbiamo visitato il quartiere Vorosmarty ter e passeggiato nuovamente sulla via Vaci Utca, fino a raggiungere il Mercato Centrale.

Infine, abbiamo fatto tappa al Museo Nazionale, alla Sinagoga di Budapest, al Parlamento e al Museo delle Belle Arti.

8 Agosto 2019 — Budapest-Vienna

Dopo altri tre giorni di lunghe camminate e di visite nei musei prendemmo un treno per la nostra penultima destinazione: Vienna, famosa città ex imperiale.

Ancora oggi si può osservare la magnifica architettura asburgica come del municipio, del Parlamento o dell’Opera.

Eravamo davvero stanchi, l’itinerario era piuttosto ampio, non so come siamo riusciti a portarlo a compimento.

La prima destinazione fu il Duomo di Santo Stefano, edificio simbolo di Vienna, poi proseguimmo per la Casa di Mozart e con l’ex residenza imperiale degli Asburgo, collocata proprio nel centro storico della città.

Un salto al quartiere museale di Vienna per ammirare le importanti collezioni custodite e in cui è possibile ammirare l’opera di Klimt nella quale è raffigurato il Fregio di Beethoven.

La Chiesa di San Carlo, con la sua imponente cupola, la Reggia di Schonbrunn con il suo Parco barocco, il suo labirinto (Dedalo) e la Serra delle Palme contenente oltre quattro mila specie di palme e, infine, il Museo delle Carrozze imperiali. Non sapevo dell’esistenza di un’esposizione di antiche carrozze imperiali, almeno fino a quando il mio compagno di viaggio non l’ha inserito come punto di interesse all’interno dell’itinerario.

10 Agosto 2019 — Vienna-Roma

L’ultima destinazione fu Roma che è chiaramente la città più bella del viaggio: il Colosseo, la Fontana di Trevi, il Foro Romano, Piazza Venezia, Piazza del Campidoglio, il Pantheon, Piazza Navona, Piazza di Spagna, Piazza del Popolo, Piazza San Pietro, il Vaticano, Campo de’ Fiori, Quartiere San Lorenzo, il Tevere, il ponte e Castel Sant’Angelo  … … … … … ….

Monumenti, musei, palazzi mi riempirono gli occhi di bellezza lasciando un ultimo ricordo meraviglioso di un viaggio che non dimenticherò mai.

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