Rimase estasiato dall’ovvietà che ogni verità porta con sé.

Nel gioco delle probabilità,
l’improbabile
è solo una porzione di realtà
che non si è presa in considerazione.

Non aveva nostalgia del gioco di sguardi dei primi appuntamenti, né del tempo speso a prepararsi prima di raggiungere il tavolo di un ristorante o le pompose scale di un teatro.

A volte faceva fatica a ricordarsi le norme codificate dei rituali di seduzione, per non parlare dei dogmi incastonati nei legamenti affettivi.

Provò a cercare nell’etimologia della parola amore, una soddisfazione che raggiungesse i tessuti più profondi di un qualcosa che gli dissero si chiamasse anima, e la calmasse.

Una prima definizione benché fosse data per falsa la adottò per la poeticità che portava con sé.

A-mors: senza morte.

L’altra era seduta vicino ad un fuoco sul ciglio della strada.

Giancarlo Pansini

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